Uomo politico, storico e orientalista italiano.
Iniziò la carriera burocratica nel Regno di Napoli dove rimase fino al
1842, quando venne allontanato per le idee politiche esposte in
Un periodo
delle istorie siciliane del secolo XIII (poi ripubblicato nel 1843 col
titolo
La guerra del Vespro siciliano), l'opera a cui maggiormente
è legata la sua fama. L'autore intendeva dimostrare, all'interno di una
narrazione storica, che i Vespri Siciliani non erano stati il risultato di
congiure e intrighi meschini, ma costituivano invece una spontanea rivolta
popolare. Il Governo napoletano, colpito in pieno da un contenuto così
dichiaratamente antiborbonico, reagì immediatamente e costrinse l'autore
a recarsi in esilio a Parigi. Qui
A. si dedicò agli studi storici,
approfondendo soprattutto il periodo legato alla dominazione musulmana in
Sicilia. Dopo la rivoluzione del '48, fece ritorno in patria e, per un breve
periodo, ricoprì anche la carica di ministro delle Finanze. Mandato in
missione a Parigi e a Londra, caduto il regime rivoluzionario non poté
più fare ritorno in patria e fu costretto a rifugiarsi nuovamente a
Parigi. A questo periodo risalgono la pubblicazione della traduzione della
Biblioteca arabo-sicula (1857), la continuazione della
Storia dei
Musulmani di Sicilia già iniziata nel 1854 e poi pubblicata nel 1872,
e gli studi sulle epigrafi arabe edito col titolo
Le epigrafi arabiche in
Sicilia (1875). In contatto con Mazzini,
A. si discostò dal
suo pensiero per alcuni obiettivi di natura politica: Mazzini aspirava a
liberare completamente la Sicilia dai Borboni mentre
A. si sentiva
più vicino al federalismo di Cattaneo. Nel 1859
A. poté
fare ritorno in Italia e si dedicò all'insegnamento dell'arabo, prima a
Pisa e poi a Firenze. Nel 1860, alla proclamazione del Regno d'Italia, fu
nominato senatore e ministro dell'Istruzione, carica che mantenne fino al 1864,
quando ottenne la nomina a ministro dei Lavori Pubblici e successivamente quella
a ministro degli Esteri. Ritiratosi dalla vita politica, si dedicò
all'insegnamento all'Istituto di studi superiori di Firenze (Palermo 1806 -
Firenze 1889).